Da sempre la comprensione delle proprie emozioni è un passaggio complesso sia per gli adulti che per i più piccoli. Proprio per questo abbiamo pensato ad un lavoro di gruppo con le classi 1ª e 2ª di Casa dei Fanciulli, per permettere loro di entrare in connessione con il proprio sentire e capire come iniziare a gestire la frustrazione che può generare.
Ma qual’è il linguaggio adatto per comunicare con queste creature?
Noi abbiamo scelto il disegno come strumento per veicolare le emozioni.
Ogni bambino ha quindi disegnato su un foglio la rappresentazione grafica della propria paura più grande e, dopo aver aperto una finestra di dialogo tra tutti i partecipanti, complice il cerchio del mattino organizzato dal gruppo dei cinquenni di Casa dei Bambini attorno al falò, i cuccioli hanno gettato i loro disegni all’interno del fuoco.
Qual è il valore dato da questo tipo di esperienza?
Questo atto simbolico è un’occasione per trasformare ciò che i bambini temono maggiormente in qualcosa di innocuo e volatile, la cenere. La stessa cenere che è stata utilizzata il giorno seguente per scrivere su dei cartelloni in quale occasione si sono sentiti più coraggiosi!
A cosa servono spade e scudi quando si può essere coraggiosi con la magia?