“Ricordare non basta, il ricordo non resta lì per sempre. A volte ci si emoziona solo per un attimo e poi tutto vola via. Perché resti, questo è il punto, il ricordo si deve trasformare in memoria.”
Lia Levi, Il giorno della memoria raccontato ai miei nipoti.
É con la lettura di questo brano e di un altro tratto dalle memorie di Liliana Segre che anche quest’anno a Scuoletta è iniziato il percorso che ci ha condotti fino al giorno della memoria. Non è stata solamente una celebrazione durata un giorno, ma un vero e proprio viaggio alla scoperta del significato che parole come memoria, disuguaglianza ed esclusione portano con loro e, di conseguenza, quali sono le emozioni che tutto ciò lascia dentro di noi. É stata quindi una settimana colma di significato culminata venerdì 27 Gennaio con la lettura dell’albo “Vietato agli elefanti”. Viene spiegato in maniera chiara e delicata il concetto di emarginazione, grazie anche alla visione del corto “La stella di Andar e Tati” che ha permesso ai nostri fanciulli di comprendere la storia di due bambine sopravvissute ai campi di sterminio.
E ogni volta che noi “grandi”
portiamo una tematica importante al cospetto delle nostre creature, loro ci dimostrano quanto, in realtà,
possano “pensare grande”.
“Io sono stata male, mi sono immedesimata tanto in una delle due bambine perché quello che è successo è terribile. Venivano spintonate, mangiavano una volta al giorno, che è veramente poco.”
L. 8 anni
“Io mi chiedo perché picchiassero gli anziani, sono persone indifese.”
J. 7 anni
“Secondo me li rasavano e li vestivano tutti uguali perché volevano che fossero solo dei numeri e non più degli esseri umani.”
N. 10 anni
A chi ci chiede perché affrontare un argomento come questo con dei bambini così piccoli noi rispondiamo che non si può costruire un futuro di pace e tolleranza senza partire dalla conoscenza del passato e cambiarne ciò che di sbagliato ha portato con sé.