Il richiamo della palude

Consigli di lettura

Editore: Kite Edizioni
Anno di pubblicazione: 2016
Autore: Davide Calì e Marco Soma
Prezzo: 16,00 Euro
Età consigliata: Dai 7 ai 99 anni

Come raccontare l’adozione?
Come esprimere l’immensa ricchezza e la complessità che porta con sé?
Con Il richiamo della palude, Davide Calí e Marco Somà danno voce a molto aspetti legati all’adozione, quali l’essere uguali e diversi, la ricerca delle proprie origini, il desiderio di trovare il proprio posto nel mondo.

Una coppia che non poteva avere figli trova un neonato vicino alla palude.
… sembrò loro un regalo del cielo e non fecero troppo caso al fatto che avesse le branchie come un pesce. Non capirono se era stato abbandonato o se aveva perso i genitori, ma poco importava, perché ne aveva trovati altri due.
Il bambino venne chiamato Boris.

Boris cresceva, giocava e rideva come tutti i bambini. Il fatto che avesse gli occhi più grandi degli altri non aveva importanza. Un giorno di vento però Boris sentì un odore.
… che credeva di aver dimenticato, o di non aver mai conosciuto.
Un odore sepolto nel profondo dei ricordi, un odore che sentiva da piccolo.
L’odore della palude.
Boris inizia a interrogarsi sulla sua vita.

‘Mamma perché mi avete preso?’
‘Perché ti volevamo bene’ rispose la mamma.
‘Ma perché invece non mi avete lasciato dov’ero?’ ‘Perché avresti rischiato di morire’ ” rispose il padre. Boris divenne irrequieto, non dormiva più e aveva sempre sete. Una mattina, seguendone l’odore, arrivò alla palude e sentì di essere finalmente ritornato nel suo mondo, dalla sua vera famiglia.

Il suo mondo era la palude. Il suo odore era quello della palude.
Avrebbe dovuto vivere vicino a chi, come lui, aveva le branchie.
I genitori di Boris non lo avevano dimenticato, ma non gli chiedevano di tornare a casa. Gli lasciavano messaggi appesi agli alberi in cui semplicemente dicevano “Se tu sei felice dove sei, siamo felici anche noi”.
Il tempo passava, e piano piano Boris si accorgeva di essere diverso dagli esseri che sembravano uguali a lui.

Gli altri non mangiavano le stesse cose e parlavano in modo diverso. Ridevano anche in modo diverso.
Iniziò a sentire nostalgia di casa e decise di lasciare la sua nuova famiglia della palude. Si sentiva unico e solo. Forse per quello era nato senza famiglia.
E con questo pensiero si immerse nella palude e camminò sul fondo fino a perdersi.
Sul fondo della palude vi erano però tantissime bottiglie, e ciascuna conteneva un biglietto in cui era scritto: “Se tu sei felice dove sei, siamo felici anche noi.

Quanto uguali a noi devono essere le persone alle quali voler bene?
[…] I suoi genitori lo avevano voluto anche se aveva le branchie, non importava che il loro figlio gli somigliasse.
Forse quelli uguali a noi sono semplicemente
coloro a cui vogliamo bene e quelli che ce ne
vogliono?
Boris allora uscì dalla palude e incominciò a camminare verso casa.

Con una scrittura semplice Davide Calì riesce nella non facile impresa di dar voce ad alcuni aspetti fondamentali dell’adozione e dell’amore.
Bisogna assomigliarsi per volersi bene?
O è il volersi bene che rende simili?
O ancora, il volersi bene può rendere superfluo l’essere simili, facendo invece godere delle differenze?

Le domande che Boris si pone vanno subito al cuore del problema, sono interrogativi potenti, che forniscono interessanti spunti di riflessione per adulti e bambini, a prescindere dal tema dell’adozione. Commoventi i messaggi lasciati dai genitori a Boris, raffigurazione di quell’amore genitoriale capace di rispettare la libertà dei figli, libertà che non è fine di un legame, ma sua evoluzione.

Le illustrazioni di Marco Somà sono immense. Si sviluppano in un gioco di trasparenze, di riflessi, in cui l’acqua è elemento portante. L’atmosfera autunnale delle tavole è accompagnata da elementi surreali come i pesci volanti, che riportano all’idea dell’intersezione tra mondi diversi, tra origini diverse.
Poetica e toccante è infine l’immagine della casa in bottiglia come messaggio d’amore. Un albo questo che smuove le emozioni di grandi e piccoli allo stesso modo in maniera delicata ma potente.

Buona lettura!