Editore: Einaudi (collana stile libero)
Anno di pubblicazione: 2017
Autore: Matteo Bussola
Prezzo: 13,00 €
Matteo Bussola è un fumettista e scrittore, ma prima di tutto è un padre di tre figlie e, da genitore presente che accompagna le ragazze a scuola, le segue nei compiti, parla con gli altri genitori, partecipa alle chat, fa un ritratto divertito e, allo stesso tempo, serissimo della scuola, ma anche del rapporto che le famiglie hanno con questa istituzione. Può quindi testimoniare che, davanti a un brutto voto, spesso i genitori si sentono messi in discussione, e per tutta risposta negano l’autorità degli insegnanti. Così decide di scrivere a sé stesso e agli altri genitori per provare a riflettere sui sensi di colpa e le paure che si nascondono dietro la mancanza di fiducia nella scuola.
Quand’è che abbiamo smesso di considerare la scuola un luogo dove imparare il rispetto per se stessi e per gli altri?
E quando è giusto che i genitori facciano un passo indietro e lascino che siano i loro figli i veri protagonisti del loro percorso educativo?
Questi sono i quesiti che si pone l’autore, a cui risponde attraverso questo libri di storie, sue ma anche di madri e padri che frequenta, di docenti e insegnanti, che ci rimandano un ritratto veritiero del nostro tempo e dei nostri figli, di come spesso, senza accorgercene, ci sovrapponiamo a loro per evitare che inciampino.
Dal primo giorno di scuola in cui mamme, papà, nonni e fratelli accompagnano in massa i bambini fino in classe, scattando foto a raffica neanche fossero a un concerto degli Stones, alle raccomandazioni per la mensa perché la stagionatura del Parmigiano, si sa, dev’essere almeno 38 mesi; dai pidocchi, che ogni anno proliferano sulle teste degli alunni generando ansie e sospetti, al kit di sopravvivenza per la gita, che prevede praticamente tutto tranne un gps satellitare, l’autore traccia un profilo puntuale di come i genitori male interpretano il loro ruolo.
Ma non c’è crescita senza crisi e solo facendoci da parte, pur pronti a raccoglierli se cadono, possiamo aiutarli a diventare adulti.
Leggerlo è come guardarsi allo specchio e ci permette di osservare la scuola da un punto di vista inedito e avvincente!
Buona lettura!